La Hyundai Bayon è una crossover compatta che nasce sulla base della utilitaria i20, addirittura condividendone la plancia e le porte anteriori. Lunga 418 cm, 14 in più della i20 ma tre in meno della Kona (l’altra baby-crossover della casa coreana), ha un abitacolo spazioso e gradevole all’aspetto. Le plastiche della plancia, però, sono rigide, e le bocchette del “clima” non hanno una regolazione separata per la portata (si chiudono orientandole di lato). Per contro, si apprezzano i poggiagomiti imbottiti nelle porte anteriori. Niente male pure la dotazione, in particolare parlando di sistemi di sicurezza e di infotainment. Buone l’agilità e la tenuta di strada; migliorabile, invece, la visibilità posteriore.
Tre i motori disponibili per la Hyundai Bayon: un 1.2 a quattro cilindri, anche nella versione a Gpl (l’unica adatta ai neopatentati) in alternativa a un più vivace 1.0 turbo ibrido “leggero” con un pistone in meno, ma 16 CV in più. Quest’ultimo è abbinato a un motore elettrico da 17 CV che lo supporta nello spunto e nelle riprese, a beneficio dei consumi. Questa versione mild hybrid, per contro, ha un bagagliaio meno capiente (321/1115 litri, anziché 411/1205) proprio per via della batteria che fa rinunciare al doppiofondo sotto il piano di carico.