Nel 1999, la BMW si lancia con la X5 nel segmento delle Suv (Sport Utility Vehicle), dalle parti di Monaco definite Sav (Sport Activity Vehicle). Quattro anni più tardi arriva il modello destinato a indossare la corona delle vendite dell’Elica: è la X3. Passano altri quattro lustri e arriviamo a oggi: è il momento di mettere le mani sulla quarta generazione di questa best seller (sigla G45), per saggiare le sue tante novità.
Architettura evoluta. Come raramente accade, specialmente di questi tempi, fa più notizia ciò che non c’è: nel caso della X3, la variante 100% elettrica. Nel corso del 2025, infatti, arriverà un nuovo modello con piattaforma e tecnologia dedicate. La nostra prima presa di contatto a bordo della BMW X3 quindi sarà limitata, per così dire, a due gradite conferme: la brutale X3 M50 da 398 CV e la più razionale xDrive20 da 208 CV. Le versioni termiche della Suv tedesca si basano sull’ultima evoluzione della piattaforma utilizzata per la precedente generazione: al netto delle dimensioni esterne, infatti, il passo non è stato toccato, ed è rimasto di 2.865 mm. Aumentano, invece, le larghezze della carreggiata anteriore (+16 mm) e di quella posteriore (+43 mm).
La 2.0 è comoda. Si torna a più miti consigli a bordo della X3 xDrive20, dotata del 2.0 quattro cilindri da 208 CV, anch’esso mild hybrid. Il cambio automatico a otto rapporti è inavvertibile nel suo funzionamento e contribuisce all’elevato confort complessivo. Piacevole (e tecnologica) compagna di viaggio, la Suv di Monaco garantisce un’ulteriore dose di assistenza (e sicurezza) grazie a una suite di Adas sofisticata, sempre pronta a vigilare sulla situazione. Volete scoprire più da vicino la nuova BMW X3? Guardate il video qui sopra!
