TUTTA NUOVA – La terza generazione della suv di dimensioni medio grandi Audi Q5 si rinnova completamente sia all’interno che all’esterno. Inedita l’ossatura, costituita dalla nuova piattaforma PPC (Premium Platform Combustion) che condivide con la recente A5 e che è stata progettata per le vetture con motore termico anteriore longitudinale. Le principali rivali della nuova Q5 restano la BMW X3 e la Mercedes GLC.
ELETTRONICA RAFFINATA – Con l’A5 la nuova Audi Q5 condivide anche la gamma motori, che prevede sia la tecnologia mild-hybrid (MHEV) plus a 48 volt, che i powertrain ibridi plug-in, che però arriveranno più avanti. Un altro “pilastro” della piattaforma PPC è l’architettura elettronica E3 1.2, introdotta da Audi Q6 e-tron e condivisa da Audi A5, che prevede cinque “piattaforme informatiche” che controllano tutte le funzioni del veicolo e che, tra le altre cose, grazie all’elevata potenza di calcolo, permette di gestire grandi e risoluti display con tecnologia oled.
PALCOSCENICO DIGITALE – Grande passo in avanti per quanto concerne l’abitacolo della nuova Audi Q5, caratterizzato dall’Audi Digital Stage, il “palcoscenico digitale” composto dall’Audi virtual cockpit da 11,9 pollici e dal display curvo da 14,5 pollici del sistema MMI oltre che dallo schermo dedicato al passeggero da 10,9 pollici. Tante le applicazioni integrate disponibili, come l’assistente dedicato all’intelligenza artificiale ChatGPT, oltre l’assistente vocale.
LO STILE – Esteticamente la nuova Audi Q5 è stata sottoposta a “un’evoluzione ragionata”. Nessuno sconvolgimento di forme e proporzioni, piuttosto un sostanziale miglioramento. Complessivamente il design è più proporzionato e sportivo rispetto al precedente modello, grazie a una linea di cintura ascendente, e a un frontale dominato dall’ampia mascherina single frame, rialzata e con una trama tridimensionale a nido d’ape. I fari anteriori presentano una forma affilata, mentre i marcati passaruota evocano la trazione integrale. Il posteriore è dominato dalla fascia luminosa orizzontale che raccorda i due fanali, con tecnologia oled di seconda generazione, che consente di trasformarli in display in caso di necessità. L’utente ha la possibilità di scegliere tra otto firme luminose per le luci diurne dei proiettori Audi Matrix led e per i fanali posteriori Oled 2.0.