La Volkswagen Golf di ottava generazione è stata realizzata nel solco della continuità, a cominciare dalle proporzioni, così come l’estetica è stata evoluta, ma non stravolta. Davanti, il paraurti è ora dotato di una singola presa d’aria e sono stati montati nuovi fari a Led, più sottili e allungati rispetto a prima. La calandra è stata sostituita con una modanatura differente in base all’allestimento, cosicché il nuovo logo di Wolfsburg viene incluso nel paraurti e non più nella griglia. Al posteriore spicca il portellone allargato per offrire un accesso ancor più agevole al vano bagagli, mentre i gruppi ottici a Led riprendono lo stile di quelli della settima serie, con un disegno più affusolato. Nell’abitacolo sono scomparsi quasi tutti i tasti e manca un vero e proprio pannello del climatizzatore. Tutte le funzioni si gestiscono dal touch screen centrale da 8,25″ (a richiesta c’è da 10 pollici) e da alcuni sensori a sfioramento integrati alla base dell’infotainment Mib3, che prevede diverse formule tra cui scegliere, con quella di punta che include anche la cartografia high-end e comandi vocali naturali. Di serie c’è anche un quadro strumenti digitale da 10,25″. Novità anche per il volante, con razze più ampie e nuovi tasti integrati, e per il cambio automatico Dsg, di tipo by-wire, ora c’è un piccolo selettore con accanto i pulsanti per accensione e freno a mano, elettrico come sulla precedente generazione. Per quanto riguarda gli Adas, Lane e Front assist (completo di frenata di emergenza City, riconoscimento ciclisti e pedoni e assistente alla svolta) sono di serie. A richiesta non mancano: Traffic Jam assist, che gestisce decelerazioni e mantenimento della traiettoria nelle situazioni di coda, Travel assist che consente di viaggiare fino a 210 km orari con guida semi-assistita, dall’assistenza all’uscita dall’abitacolo, che segnala i veicoli in arrivo, al cruise control predittivo, che incrocia i dati del Gps, quelli della cartografia e quelli delle telecamere di bordo per adeguare automaticamente la velocità all’approssimarsi di rotatorie, curve, incroci nonché alla lettura della segnaletica stradale. In più c’è la predisposizione per lo standard Car2X, cioè lo scambio di informazioni con gli altri veicoli e con le infrastrutture nel raggio di 800 metri, tramite Wlan, quindi senza costi di rete mobile. E per la prima volta, oltre ai classici aggiornamenti, le tecnologie di bordo potranno ricevere upgrade: sarà quindi possibile attivare (a pagamento) funzioni come il Cruise control adattivo o il riconoscimento della segnaletica stradale o ancora il controllo dinamico degli abbaglianti, anche dopo l’acquisto.
Come va: nel nostro test con il millecinque e-TSI mild hybrid da 150 CV, il sistema, oltre a sostenere il classico riavvio del motore dello Start&Stop, permette di disaccoppiare il cambio, per esempio in discesa, e di spegnere completamente il motore per risparmiare carburante. La componente elettrica, inoltre, fornisce una piccola spinta nelle ripartenze, per pochi istanti, quando le ruote iniziano a muoversi. Buone le prestazioni dichiarate: nello scatto da 0-100 km/h la Golf 8 impiega 8,4 secondi, un risultato che si ottiene grazie alla coppia massima di 250 Nm, disponibile a 1.500 giri, ma anche per merito del doppia frizione Dsg a sette marce: rapido, puntuale e impercettibile nei passaggi di marcia. Per il resto, su strada trasmette sicurezza, grazie al con poco rollio in curva (che si mantiene tale anche quando si inizia a guidare in maniera più sportiva) e a un confort elevato, offerto anche ai passeggeri posteriori (almeno per le versioni, come questa, con multi-link). Lo sterzo ha un carico leggero, mentre l’impianto frenante si fa apprezzare per l’efficacia.
Come va: nel nostro test con il millecinque e-TSI mild hybrid da 150 CV, il sistema, oltre a sostenere il classico riavvio del motore dello Start&Stop, permette di disaccoppiare il cambio, per esempio in discesa, e di spegnere completamente il motore per risparmiare carburante. La componente elettrica, inoltre, fornisce una piccola spinta nelle ripartenze, per pochi istanti, quando le ruote iniziano a muoversi. Buone le prestazioni dichiarate: nello scatto da 0-100 km/h la Golf 8 impiega 8,4 secondi, un risultato che si ottiene grazie alla coppia massima di 250 Nm, disponibile a 1.500 giri, ma anche per merito del doppia frizione Dsg a sette marce: rapido, puntuale e impercettibile nei passaggi di marcia. Per il resto, su strada trasmette sicurezza, grazie al con poco rollio in curva (che si mantiene tale anche quando si inizia a guidare in maniera più sportiva) e a un confort elevato, offerto anche ai passeggeri posteriori (almeno per le versioni, come questa, con multi-link). Lo sterzo ha un carico leggero, mentre l’impianto frenante si fa apprezzare per l’efficacia.