La BMW X2 nasce sulla base della X1 ma ha forme più personali, da suv-coupé, ed è più lunga di 19 cm (anche per questo il bagagliaio ha l’ottima capacità di 560 litri, ovvero qualche decina in più rispetto alla “sorella”). Non mancano dettagli che si fanno notare, come la mascherina col bordo illuminato (optional, in pacchetti piuttosto costosi), ma la forma filante della carrozzeria limita un po’ la comodità per chi sta dietro: per entrare si deve piegare parecchio la testa che, una volta a bordo, resta vicina all’arco del tetto (solo chi supera i 190 cm, comunque, rischia di toccare il soffitto con il capo). L’elettrica iX2, poi, ha il pavimento rialzato di 5 cm per via della batteria sottostante: si viaggia con le ginocchia “in bocca”.
Davanti, invece, si può contare su un certo agio e su comandi facili da trovare e azionare: l’uso di quelli “touch” è ridotto al minimo. Di notevole qualità le finiture, mentre il sistema multimediale è ricco, con molte funzioni che si possono scaricare da uno “store” proprio come si fa con le app del telefonino. Da migliorare il cruscotto, che ha una grafica elaborata e poco leggibile: viene in aiuto l’head-up display che, però, su molte BMW X2 è optional. Completa la gamma dei motori, a benzina o a gasolio (entrambi anche mild hybrid) e perfino a corrente. Per tutte, non ci si può certo lamentare delle prestazioni.