Grande suv di lusso in stile coupé, l’Audi Q8 condivide con la classica e imponente Q7 la meccanica, ma è assai più filante e grintosa: questione di proporzioni (è più corta di 6 cm, più larga di 3 e più bassa di 4) e di stile (la Q8 sfoggia i muscoli, per effetto dell’enorme mascherina anteriore, delle grandi prese d’aria nel fascione e dei sottili fanali posteriori a led, uniti da una striscia luminosa). La capienza del baule si riduce pur restando di tutto rispetto (605 litri a divano su) e, a differenza della Q7, non si può avere la coppia di sedili estraibili in terza fila (il lunotto spiovente non lascia abbastanza spazio); in cinque, comunque, si viaggia bene. L’abitacolo, rifinito con notevole cura, è diverso da quello della Q7 anche nella plancia, che è più moderna e lineare; gli elementi di spicco sono i tre display: quello del cruscotto, dietro al volante, e i due nella consolle, per il sistema multimediale e il “clima”. La Q8 ha una dotazione di serie che comprende la trazione integrale, il cambio automatico a otto marce, le ruote di 20” (si possono avere quelle di 21 e di 22″), i fari full led, gli ammortizzatori a controllo elettronico, l’apertura automatizzata del portellone, il regolatore di velocità e la frenata automatica d’emergenza. Tra gli optional più interessanti, citiamo i sedili anteriori con funzione massaggio e ventilazione, la telecamera all’infrarosso per una migliore visione notturna (le immagini della strada vengono proiettate nel display nella plancia, anticipando l’illuminazione dei fari) e le sospensioni pneumatiche (consentono di aumentare la distanza a terra fino a 25,4 cm). Tutti i motori sono abbinati a un motorino/generatore elettrico a 48 volt, che ricarica una batteria dedicata durante le decelerazioni, e provvede a riavviare il sei cilindri quando necessario (in rilascio viene spento spesso, scollegando la trasmissione dalle ruote, per procedere “veleggiando”); il tutto, per ridurre un po’ i consumi e per ottenere l’omologazione come auto ibrida.